Termina l’odissea degli astronauti della Starliner

by F M

La navicella Crew Dragon Freedom è rientrata il 18 marzo con quattro astronauti a bordo, tra cui Nick Hague e Roscosmos Aleksandr Gorbunov, dopo una missione sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Il rientro ha incluso anche Suni Williams e Butch Wilmore, il cui soggiorno prolungato ha scatenato polemiche politiche.

Rientro della Crew Dragon: dettagli tecnici

La navicella si è sganciata dalla ISS alle 1:05 a.m. (ora della costa Est) per concludere la missione Crew-9. Il rientro si è svolto senza problemi, con l’ammaraggio avvenuto al largo della costa della Florida, vicino Tallahassee, alle 5:57 p.m. La capsula è stata recuperata dalla nave di SpaceX in meno di mezz’ora.

Il ritorno di Williams e Wilmore dopo 286 giorni

Gli astronauti Williams e Wilmore sono rimasti sulla ISS ben 286 giorni, dopo che problemi ai propulsori della CST-100 Starliner di Boeing hanno costretto la NASA a optare per un rientro alternativo. Per far posto ai due astronauti, la NASA ha rimosso dalla Crew-9 Zena Cardman e Stephanie Wilson.

Controversie politiche sul rientro

Il lungo soggiorno di Williams e Wilmore ha attirato attenzione mediatica e politica, con alcuni che li hanno definiti “bloccati” nello spazio. A gennaio, Elon Musk ha affermato che l’ex presidente Donald Trump gli aveva chiesto di accelerare il rientro, sostenendo che l’amministrazione Biden avesse respinto una proposta di SpaceX per un ritorno anticipato. Tuttavia, la NASA ha sempre ribadito che il rientro era stato pianificato nei tempi corretti.

Trump, in un post del 17 marzo su Truth Social, ha dichiarato di aver parlato con Janet Petro, amministratrice ad interim della NASA, per anticipare il rientro degli astronauti. Tuttavia, durante il briefing post-ammaraggio, i funzionari della NASA hanno evitato di confermare un intervento diretto dell’ex presidente, sottolineando che la missione è stata gestita secondo le procedure di sicurezza standard.

Tempistiche del rientro e Crew-10

La NASA ha accelerato il ritorno della Crew-9 riducendo i tempi del passaggio di consegne con l’equipaggio Crew-10, arrivato appena 48 ore prima su un’altra Crew Dragon. Tuttavia, l’agenzia ha chiarito che questa riduzione non diventerà la norma, poiché una transizione più lunga migliora l’efficienza operativa sulla ISS.

La NASA ha anche precisato che il lancio della Crew-10 è stato posticipato da metà febbraio a fine marzo per problemi con una nuova Crew Dragon, costringendo l’agenzia e SpaceX a rivedere i piani e a selezionare un’altra capsula.

Conclusione

Il rientro della Crew Dragon Freedom segna la fine di una missione complessa e politicamente controversa. Nonostante le dichiarazioni di Trump e Musk, la NASA ha ribadito che il rientro è avvenuto nei tempi previsti, senza interferenze esterne.

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