L’Italia è sulla Luna! Blue Ghost, con a bordo lo strumento LuGre è atterrato

by F M

Il lander Blue Ghost si è posato con successo sul suolo lunare, scrivendo un nuovo capitolo nella storia dell’esplorazione spaziale privata. Questo traguardo segna il secondo allunaggio di un veicolo non governativo e rappresenta un passo avanti nella collaborazione tra aziende private e agenzie spaziali. A bordo della missione, un protagonista tutto italiano: lo strumento LuGre, progettato per la navigazione satellitare, che apre le porte a future esplorazioni lunari sempre più avanzate.

Un viaggio lungo 45 giorni fino al Mare Crisium

Dopo un viaggio di 45 giorni, il lander si è adagiato sulla superficie della Luna, precisamente nel Mare Crisium, una distesa di lava solidificata caratterizzata da una superficie pianeggiante. Questo sito, ben visibile dalla Terra, offrirà condizioni ottimali per le osservazioni scientifiche.

Blue Ghost: il lander che segue le orme di Odysseus

Costruito dall’azienda statunitense Firefly Aerospace, Blue Ghost è il secondo lander privato ad allunare, seguendo le orme di Odysseus di Intuitive Machines, che aveva raggiunto la Luna un anno fa. Il progetto si inserisce nel programma Commercial Lunar Payload Services della NASA, che punta a raccogliere dati e testare tecnologie utili alle future missioni del programma Artemis, destinate al ritorno dell’uomo sulla Luna.

L’Italia gioca un ruolo fondamentale in questa impresa grazie alla collaborazione tra Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e NASA per lo sviluppo di LuGre. Questo strumento innovativo è stato realizzato dall’azienda Qascom, con il supporto scientifico del Politecnico di Torino, e ha l’obiettivo di testare l’utilizzo dei segnali del sistema globale GNSS per la navigazione lunare.

L’allunaggio: una discesa controllata

L’arrivo di Blue Ghost sulla Luna è stato un evento seguito con grande attenzione dai centri di controllo della NASA, dalla sede di Qascom a Bassano del Grappa e dal Politecnico di Torino. Il lander ha completato il suo allunaggio alle 9:34 ora italiana, dopo tre settimane in orbita lunare. La manovra è avvenuta con una caduta libera controllata, regolata dai propulsori per oltre 63 minuti. Negli ultimi 5 minuti, i motori hanno ridotto progressivamente la velocità, passando da 1.700 a 40 metri al secondo, fino a una discesa stabile, gestita dagli otto propulsori secondari.

Ora si attende la conferma che il lander abbia toccato il suolo con tutte e quattro le zampe, un dettaglio che verrà verificato attraverso l’analisi dei dati telemetrici.

la prima immagine da Blue Ghost

LuGre: il contributo italiano alla navigazione lunare

Fra gli strumenti a bordo, il ricevitore LuGre spicca per la sua innovazione. Programmato per accendersi tre ore dopo il touchdown, il dispositivo sperimenterà la ricezione dei segnali GPS e Galileo a distanze superiori ai 200.000 chilometri, ben oltre l’orbita terrestre. Per catturare questi segnali debolissimi, un’antenna mobile montata su un braccio automatico Gimbal orienterà con estrema precisione lo strumento verso la Terra.

Il 17 gennaio, LuGre ha già stabilito un record ricevendo segnali GNSS a 200.000 chilometri di distanza. Il 22 gennaio, ha compiuto un ulteriore passo avanti, tracciando 5 satelliti per la navigazione alla straordinaria distanza di 331.000 chilometri.

Teodoro Valente, presidente dell’ASI, ha definito il progetto “una sfida vinta”, sottolineando come LuGre sia una pietra miliare nello sviluppo dei futuri sistemi di navigazione per l’esplorazione lunare. “I futuri astronauti potranno trovare facilmente la loro posizione anche oltre la Terra. Questo è solo l’inizio di un incredibile percorso di successi”, ha affermato.

Altri strumenti scientifici a bordo

Blue Ghost non trasporta solo LuGre, ma anche altri nove strumenti scientifici e tecnologici della NASA. Tra questi:

  • Una trivella, progettata per perforare il suolo fino a tre metri di profondità e misurare la temperatura lunare.
  • Un raccoglitore di regolite, che analizzerà il materiale superficiale della Luna.
  • Un retroriflettore, che servirà a calcolare la distanza esatta tra la Luna e la Terra con precisione millimetrica.

Questi esperimenti aiuteranno a comprendere meglio l’ambiente lunare, fornendo dati preziosi per le future missioni umane.

Un’era di nuove esplorazioni lunari

Con l’allunaggio di Blue Ghost, il sogno di una Luna sempre più accessibile diventa realtà. L’Italia, con il suo contributo tecnologico e scientifico, si conferma protagonista di questa nuova era spaziale, aprendo la strada a future missioni che porteranno l’umanità sempre più lontano. Il viaggio di LuGre è solo l’inizio: il futuro dell’esplorazione lunare si annuncia più ambizioso che mai.

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