Il capo di Roscosmos, Yury Borisov, è stato licenziato dall’agenzia spaziale russa per ordine esecutivo del presidente Vladimir Putin.
Secondo The Moscow Times, Borisov sarà sostituito da Dmitry Bakanov, ex dirigente della compagnia statale di comunicazioni satellitari Gonets.
Un portavoce del Cremlino ha dichiarato che non ci sono “lamentele” riguardo a Borisov e che la decisione rappresenta una semplice “rotazione”. Ha inoltre sottolineato la necessità per Roscosmos di “svilupparsi in modo dinamico”.
Roscosmos in difficoltà sotto la guida di Borisov
Borisov aveva preso il posto di Dmitry Rogozin, noto per le sue dichiarazioni provocatorie, tra cui il celebre commento del 2014 sul “trampolino” con cui speculava su come gli astronauti statunitensi avrebbero potuto raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Nonostante Borisov sia stato meno controverso rispetto al suo predecessore, il programma spaziale russo ha affrontato numerose difficoltà durante la sua gestione. Nel 2023, la missione Luna 25, primo tentativo della Russia di tornare sulla Luna dopo decenni, è fallita. Inoltre, il progetto della nuova stazione spaziale russa ha subito ritardi: il primo modulo, inizialmente previsto per il 2027, è stato posticipato al 2028.
Sfide per il nuovo direttore Dmitry Bakanov
Sotto la guida di Borisov, Roscosmos ha registrato un numero storicamente basso di lanci. L’invasione dell’Ucraina ha portato alla cessazione di contratti di lancio e alla fine della cooperazione con agenzie spaziali occidentali e aziende private. Tuttavia, i voli con equipaggio e cargo verso la ISS su razzi russi sono proseguiti.
Dmitry Bakanov avrà davanti a sé una sfida complessa. Roscosmos necessita di finanziamenti per raggiungere i propri obiettivi e continuare a supportare la ISS, che attualmente presenta una perdita d’aria nella sezione russa. Nel 2023, i cosmonauti hanno effettuato passeggiate spaziali per ispezionare e isolare una perdita di refrigerante dal modulo Nauka. Anche le navette Soyuz e Progress hanno registrato perdite, costringendo alcuni astronauti a prolungare il loro soggiorno sulla stazione.
Il futuro di Roscosmos
Mentre il mandato di Borisov potrebbe essere ricordato più per la sua moderazione rispetto a Rogozin, i problemi strutturali di Roscosmos rimangono. Ora, con Bakanov al timone, l’agenzia dovrà affrontare sfide cruciali per riconquistare la sua posizione nell’industria spaziale globale.