Per chi lo desidera, sarà presto disponibile in edicola Il Calendario astronomico 2025 di Cosmo2050, che raccoglie una selezione delle immagini catturate dal team astrofotografico ShaRA (Shared Remote Astrophotography).
Ogni mese il Calendario offre uno sguardo profondo nel cielo australe, accompagnato dalle descrizioni degli oggetti ripresi e delle tecniche di ripresa, permettendo così di scoprire oggetti cosmici spettacolari.
Il Calendario si presenta come un fascicolo di 28 pagine, di dimensioni pari a quelle della rivista. Una volta aperto, presenta in verticale per ogni mese una foto astronomica a piena pagina, oltre alla tabella dei giorni e alla didascalia della foto, che occupano un’altra pagina.
Vedi qui sotto, ad esempio, la foto e la e la pagina del mese di GENNAIO.
Gli oggetti ripresi sono stati scelti in modo da offrire una panoramica variegata degli oggetti celesti; perciò, ogni mese è caratterizzato da un diverso tipo di fenomeno astronomico, per compiere un vero e proprio viaggio tra le meraviglie del cosmo. Dai globuli cometari alle galassie, dalle nebulose agli ammassi stellari, il Calendario mostra l’incredibile varietà delle strutture celesti.
Il team ShaRA è un progetto open di carattere internazionale, che utilizza la tecnologia dell’astrofotografia remota per catturare immagini ad altissima risoluzione di oggetti celesti. Il team si avvale di osservatori robotizzati situati in aree geografiche dove le condizioni atmosferiche sono particolarmente favorevoli per l’osservazione astronomica, come l’Osservatorio El Sauce a Rio Hurtado, nella regione del deserto cileno di Atacama.
Questo osservatorio è dotato di telescopi robotizzati di grandi dimensioni, tra cui un Ritchey-Chrétien da 1000 mm e telescopi Newton da 500 mm. Questi strumenti, dotati di camere Ccd di alta qualità e filtri a banda stretta, insieme alla piattaforma cloud per la gestione delle sessioni di ripresa, permettono al team di acquisire immagini che rivelano dettagli impossibili da catturare con attrezzature amatoriali.
L’utilizzo di telescopi remoti consente inoltre di superare le limitazioni imposte dall’inquinamento luminoso e dalle condizioni meteorologiche dei cieli europei e soprattutto di accedere a soggetti celesti visibili solo dall’emisfero australe e pertanto poco noti agli astrofotografi boreali.
Il metodo di lavoro del team è altamente collaborativo e strutturato, con elaborazioni separate delle immagini, che poi vengono combinate insieme con appositi tool informatici.
Buon 2025 con il Calendario astronomico di Cosmo2050!