La missione Transporter 8 di SpaceX , partita il 12 giugno scorso, non solo ha marcato il raggiungimento di 200 atterraggi di successo di un booster Falcon 9, ma ha portato anche in orbita ben 72 satelliti. Fra questi l’undicesimo dispenser Ion dell’azienda italiana D-Orbit per il rilascio di Cubesat a diverse orbite. Fra questi si trovano esemplari di diverse costellazioni e un Cubesat del Politecnico di Torino che reca a bordo un messaggio di Papa Francesco.
Di particolare importanza il primo satellite di Varda Space Industries: una fabbrica per la produzione di materiale in orbita, dove la microgravità e l’assenza dei fenomeni di convezione e sedimentazione permettono di realizzare materiali la cui manifattura è impossibile sulla Terra. La struttura del satellite è stata creata da Rocket Lab, ma i due moduli al suo interno sono di produzione di Varda. Uno è il modulo manifatturiero, mentre l’altro la capsula di rientro con scudo termico e paracadute per portare a Terra fra i 40 e i 60 kg di prodotto ultimato.
Le applicazioni vanno dalla realizzazione di farmaci, alla fibra ottica, a interi organi artificiali. Il prossimo lancio è programmato entro fine anno, un terzo per il 2024 e una quarta scocca di satellite è già stata ordinata a Rocket Lab.