I PRIMI FENOMENI CELESTI DI OTTOBRE

In attesa di Cosmo2050 n. 65 (ottobre 2025), un’anticipazione dei prossimi eventi

by Redazione

2 OTTOBRE: (1) CERES IN OPPOSIZIONE

All’inizio del mese il pianeta nano (1) Ceres (Cerere) viene a trovarsi in opposizione al Sole e raggiunge la magnitudine visuale +7,6, risultando così individuabile con relativa facilità, con un binocolo, alcuni gradi a ovest della stella di 3a magnitudine Eta Ceti.

Il pianetino, animato da moto retrogrado, si muove in una zona celeste non particolarmente ricca di stelle dove spiccano Phi1, Phi2, Phi3 e Phi4 Ceti, tutte di 5a magnitudine, transitando 8’ a sud della seconda il giorno 11 ottobre. Si dirige poi verso Iota Ceti, arrivando poco meno di 2° a est dell’astro a fine novembre, quando il suo movimento si arresta e torna a essere diretto.

5-6 OTTOBRE: LUNA, SATURNO E NETTUNO

Per l’intera notte astronomica tra il 5 e il 6 ottobre il cielo è dominato dalla luminosa presenza della Luna, ad appena un giorno dal Plenilunio, in progressivo avvicinamento a Saturno. La distanza che separa i due astri, inizialmente superiore a 4°, diminuisce fino a poco più di 3° alcune ore prima della congiunzione reciproca che si verifica tra le luci dell’alba, con il pianeta inanellato e il nostro satellite naturale in prossimità dell’orizzonte occidentale.

Circa 3° a nord-est di Saturno è presente anche Nettuno, ma difficilmente rilevabile a causa della debole luminosità.

7 OTTOBRE: SUPERLUNA DEL “SANGUE” O DEI “CACCIATORI”

Le “Superlune”, ovvero le Lune piene che si verificano in prossimità del perigeo, quando il nostro satellite naturale si trova alla minima distanza dalla Terra, si presentano frequentemente in gruppi di quattro o cinque; nel 2025 quella del 7 ottobre è la prima “Superluna” di una serie di quattro e si verifica poco meno di 33 ore prima di un perigeo a 359.819 km, cui corrisponde un diametro apparente del nostro satellite naturale di 33’ 7”.

Negli almanacchi anglosassoni il Plenilunio di ottobre viene identificato con il nome di “Luna dei Cacciatori”, poiché in questo periodo dell’anno i nativi americani uscivano a cacciare prima dell’inverno, favoriti dal chiarore lunare. Nella tradizione celtica viene invece chiamata “Luna del Sangue”.

6-10 OTTOBRE: MASSIMO DELLE DRACONIDI

La sera dell’8 ottobre raggiunge il massimo di attività lo sciame meteorico delle Draconidi o Giacobinidi (dal nome della cometa dalla quale hanno origine, la 24 P/Giacobini-Zinner). Le Draconidi sono generalmente periodiche, con brevi ma spettacolari picchi di attività che tendono a verificarsi in prossimità dei passaggi al perielio della cometa genitrice, l’ultimo dei quali è avvenuto lo scorso 25 marzo.

Nonostante le condizioni di visibilità siano particolarmente sfavorevoli a causa della presenza di un forte chiarore lunare per l’intera durata della notte (il Plenilunio si è verificato solo due giorni prima), gli esperti consigliano ugualmente l’osservazione dello sciame, poiché è previsto il passaggio della Terra in una “coda” di polveri rilasciate in un precedente ritorno della cometa.

Il radiante è circumpolare ed è sempre visibile ma raggiunge la massima altezza nella prima parte della notte.

 

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