Siamo Nel XIX secolo, in Francia. Un astronomo osserva, con occhi indagatori, il cielo. È Urbain Jean Joseph Le Verrier, figura nota per le sue significative contribuzioni alla nobile scienza della volta celeste. Legata a lui è una pagina molto curiosa della storia del nostro Sistema solare, nonché una delle più affascinanti e misteriose. È la storia di un pianeta che non esisteva: Vulcano.
Nel 1859, Le Verrier notò delle anomalie nell’orbita di Mercurio. L’orbita di Mercurio non sembrava comportarsi secondo la fisica di Newton e questo portò Le Verrier a ipotizzare l’esistenza di un pianeta sconosciuto, che chiamò “Vulcano”, situato più vicino al Sole rispetto a Mercurio.
L’astronomo era già diventato famoso per aver predetto l’esistenza e la posizione di Nettuno sulla base di calcoli matematici e dunque la sua ipotesi fu presa molto sul serio dalla comunità scientifica, tanto da scatenare una vera e propria caccia al tesoro astronomica.
Astronomi di tutto il mondo puntarono i loro telescopi verso il Sole, tentando la sorte e cercando di individuare il misterioso ed elusivo pianeta Vulcano. Il risultato: ci furono diverse segnalazioni di avvistamenti, ma nessuno di questi si rivelò conclusivo.
Col tempo, la ricerca di Vulcano divenne una sorta di ossessione per alcuni astronomi, a tal punto che molti dedicarono anni della loro vita a cercare il pianeta fantasma. E, nonostante gli sforzi, Vulcano rimase inspiegabilmente inafferrabile.
La ricerca di Vulcano continuò per decenni, fino a quando la teoria della relatività generale di Einstein, pubblicata nel 1915, fece luce sul mistero. Einstein dimostrò infatti che le anomalie nell’orbita di Mercurio potevano essere spiegate dalla curvatura dello spazio-tempo causata dal Sole, senza bisogno di un pianeta che le generasse.
La teoria della relatività generale di Einstein fu una rivoluzione nella fisica, e cambiò il modo in cui oggi vediamo l’universo. Sembra strano, ma ironicamente, fu la ricerca di un pianeta che non esisteva a portare alla sua scoperta.
La scienza è fatta anche di questo: vicoli ciechi, che tuttavia aprono vie. La scienza è un viaggio di scoperta, pieno di sorprese e misteri. Nonostante la ricerca infruttuosa di Vulcano, infatti, l’eredità di Le Verrier rimane significativa. Le sue osservazioni e calcoli accurati hanno contribuito a migliorare la comprensione del Sistema solare e la sua ricerca di Vulcano ha stimolato ulteriori indagini e scoperte nel campo dell’astronomia. Le Verrier verrà dunque ricordato come uno degli astronomi più importanti del XIX secolo, uno di quelli che hanno contribuito a plasmare il campo dell’astronomia come lo conosciamo oggi.
Marco Sergio Erculiani