Foto di Massimo Di Fusco: Sh2-207 e Sh2-208 nella Giraffa
Luogo
Ferarra
date-526
2025-10-19
Telescopio
Konus 200/1000 @950mm, f/4.8
Montatura
Sky-Watcher Eq6r Pro
Camera
Player One Poseidon-C
Filtri
Optolong L-Ultimate e L-Quad Enhance filter
Pose
L-Ultimate 434×300″, L-Quad Enhance filter 88×180″
Elaborazione
APP, PixInsight, PS
Message
Sh2-207 e Sh2-208 sono due nebulose a emissione, visibili nella parte meridionale costellazione della Giraffa al confine con Perseo.
A causa della sua struttura ad anello, Sh2-207 è stata inizialmente scambiata per una nebulosa planetaria. Solo in seguito, con l’evoluzione degli studi a più lunghezze d’onda, si è dimostrata l’appartenenza dell’oggetto alla classe delle regioni H II. La fonte della ionizzazione dei gas di Sh2-207 è una stella subgigante blu di classe spettrale O9.5IV, che ha una magnitudine pari a 13,23 ed è catalogata come USNO-A2 1425-05097182. Tramite lo studio della velocità radiale, che per questa nube è pari a una media di -35,4 km/s, si è ottenuta la sua distanza (11000 anni luce) e di conseguenza è stato possibile determinarne il diametro, che è pari a 13 anni luce, ben oltre le dimensioni di una nebulosa planetaria. Sempre tramite lo studio della velocità radiale è possibile suddividere la nebulosa in due regioni, una interna, indicata come A, e una periferica, indicata come B.
Sh2-208 è una regione H II la cui distanza pare essere incerta: alcuni studi indicano una distanza di 6850 anni luce, collocandola sul Braccio di Perseo, mentre altri basati sulle emissioni CO forniscono valori di quasi 27800 anni luce, portandola fin sul Braccio del Cigno. Non mancano riferimenti che la associano al piccolo ammasso aperto Waterloo 1, formato da stelle di magnitudine 14 e visibile esattamente nella sua direzione, come nel caso del database SIMBAD, comportando quindi una distanza attorno ai 14350 anni luce.
Al suo interno è stata individuata la sorgente di radiazione infrarossa IRAS 04156+5251, coincidente con un giovanissimo ammasso aperto in formazione, individuato nel 2003 e riportante la sigla [BDS2003] 64.