I PRIMI FENOMENI CELESTI DI OTTOBRE

In attesa di Cosmo2050 n. 54 (ottobre 2024), un’anticipazione dei prossimi eventi

by Redazione

2 OTTOBRE: ECLISSE ANULARE DI SOLE

Inizia alle 17h 42m del 2 ottobre con il primo contatto tra il cono della penombra lunare e la superficie terrestre un’eclisse anulare di Sole visibile da parte dell’America meridionale, Antartide, oceano Pacifico, Nuova Zelanda settentrionale ma non dall’Italia.

La fascia di anularità attraversa l’oceano Pacifico equatoriale e meridionale interessando l’isola di Pasqua e parte di Cile e Argentina meridionali, staccandosi poi dalla superficie terrestre nell’oceano Atlantico meridionale a nord della remota isola della Georgia del Sud. La massima durata della fase di anularità, di 7 minuti e 25 secondi, viene raggiunta poco prima che la fascia di visibilità tocchi l’isola di Pasqua. Il fenomeno si conclude alle 23h 47m di Tempo Civile.

30 SETTEMBRE – 5 OTTOBRE: VISIBILE ALL’ALBA LA COMETA C/2023 A3 TSUCHINSHAN-ATLAS

Dopo il passaggio al perielio a 0,4 Unità astronomiche dal Sole alla fine dello scorso settembre, nei primi giorni del mese la cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-Atlas, al massimo teorico della sua luminosità, farà capolino sull’orizzonte orientale, tra le luci della alba, per una breve apparizione mattutina prima di spostarsi nel cielo serale, dove risulterà visibile dalla seconda decade di ottobre fino a fine dicembre. Le osservazioni effettuate ad agosto indicano una possibile magnitudine compresa tra 0 e +2 all’inizio di ottobre.

5 OTTOBRE: MASSIMO DELLO SCIAME DELLE CAMELOPARDALIDI

Uno sciame la cui attività è piuttosto contenuta, sia nel numero di meteore osservabili, sia nel periodo di visibilità, è quello delle Camelopardalidi, il cui massimo dovrebbe prodursi nelle ore serali del giorno 5. Il tasso orario di attività normalmente non supera la manciata di meteore, ma nel 2005 e 2006 lo sciame ha mostrato un inaspettato aumento di attività.

Quest’anno non sono state fatte previsioni sulla possibile attività delle Camelopardalidi, ma le favorevoli condizioni di visibilità, con la completa assenza dal cielo notturno della Luna, che tramonta prima del termine del crepuscolo serale, invitano all’osservazione.

5-7 OTTOBRE: LUNA, VENERE E ANTARES AL TRAMONTO

La sera del giorno 5, 45 minuti dopo il tramonto del Sole con le luci del crepuscolo ancora intense, in prossimità dell’orizzonte sud-occidentale è possibile notare una sottilissima falce di Luna crescente. Accompagnata, meno di 4° più “in alto”, dalla luminosa scintilla di Venere, che va lentamente allontanandosi dal Sole, mentre transita 50’ a sud di Zuben Elgenubi, l’Alfa della Bilancia, di magnitudine +2,7.

Nelle sere che seguono, il nostro satellite naturale si sposta in direzione dello Scorpione e di Antares, 49’ a sud della quale viene a trovarsi la sera del 7, quando per l’Italia i due astri sono già tramontati da un paio di ore.

7/8 OTTOBRE: MASSIMO DELLE DRACONIDI

Al contrario di altri sciami meteorici, la cui attività si mantiene approssimativamente costante anno dopo anno, le Draconidi o Giacobinidi (dal nome della cometa dalla quale originano, la 24 P/Giacobini-Zinner) sono generalmente periodiche, con brevi ma spettacolari picchi di attività, che tendono a verificarsi in prossimità dei passaggi al perielio della cometa genitrice, come è avvenuto nel 1933, 1946 e più recentemente nel 2011 e 2012.

L’analisi storica dello sciame indica quale periodo di massima attività la mattina dell’8 ottobre, quando la Terra avvicinerà due sciami di particelle emesse dalla cometa nel 1852 e nel 1859, con un possibile aumento nel numero di meteore osservabili. La Luna in fase crescente dovrebbe disturbare le osservazioni soltanto nelle primissime ore serali, lasciando libera gran parte della notte. Le Draconidi sono riconoscibili per l’estrema lentezza delle meteore appartenenti allo sciame.

7 OTTOBRE: (39) LAETITIA IN OPPOSIZIONE

Nella prima decade del mese è possibile osservare, con l’aiuto di un binocolo, il pianetino (39) Laetitia. In opposizione al Sole il giorno 7, quando raggiunge la magnitudine visuale +9,1, (39) Laetitia è individuabile pochi gradi a nord della stella di 3a magnitudine Eta Ceti.

Inizialmente osservabile 1° circa a sud-ovest della coppia di stelle 39 e 40 Ceti, di magnitudini +5,4 e +6,5, l’asteroide si muove in direzione di 25 Ceti, anch’essa di 5a magnitudine, 29’ a sud-est della quale transita la mattina del 16 ottobre.

Per individuare con certezza (39) Laetitia, sarà necessario ripetere le osservazioni a distanza di alcuni giorni, per evidenziare il suo moto retrogrado.

9 OTTOBRE: MARTE E DELTA ARIETIS IN CONGIUNZIONE

Una bella configurazione celeste è quella che si produce nelle prime ore del 9 ottobre, quando Marte, in veloce transito nella costellazione dei Gemelli, supera la stella Wasat (Delta Geminorum), transitando poco meno di un grado a nord-est della stella di magnitudine +3,5, con cui si è trovato in congiunzione in Ascensione Retta il pomeriggio del giorno precedente.

La migliore configurazione che è possibile ammirare si realizza intorno alla 1:00 TC, quando il pianeta e la stella si sono alzati di una decina di gradi sull’orizzonte orientale.

 

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