Foto di Massimo Di Fusco: L’ammasso stellare più settentrionale
Luogo della Ripresa: Ferrara
Telescopio: Konus 200/1000
Montatura: Eq6r Pro
Camera di Ripresa: Poseidon-C
Filtri: L-QEF
Guida: Tubo guida 60/240 con asi290mm
Pose: 39×180″
Elaborazione: APP, PixInsight. PS
Note: NGC 188 (noto anche come Caldwell 1) è un ammasso aperto nella costellazione di Cefeo a circa 5000 anni luce da noi. Fu scoperto da John Herschel, nel 1831, che lo catalogò con il numero 34 (h 34). È l’ammasso aperto più settentrionale che ci sia: si trova a meno di 5 gradi dalla Stella Polare e si presenta dunque circumpolare in quasi tutto l’emisfero boreale.
Si tratta di un ammasso molto concentrato, nonostante la sua età sia stata stimata sui 5 miliardi di anni, ossia un miliardo in meno dell’ammasso M67 nel Cancro e due in meno di NGC 6791 nella Lira, l’ammasso più antico conosciuto all’interno della Via Lattea. Ciò contrasta con le caratteristiche di quasi tutti gli ammassi aperti conosciuti, in genere formati da stelle giovani e calde, che sono ancora legate gravitazionalmente le une alle altre; infatti le stelle in sequenza principale di NGC 188 sono stelle vecchie e relativamente fredde, di classe spettrale F2, ossia stelle gialle. L’età delle sue componenti dunque è paragonabile a quella del Sole.
L’ammasso si trova, a differenza della gran parte degli ammassi aperti, a circa 1800 anni luce dal piano galattico, dunque in una posizione piuttosto elevata; questa è infatti una caratteristica comune fra gli ammassi aperti di età più avanzata.