L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha ufficialmente avviato il Concorso Europeo per i Lanciatori, una competizione che mira a sostenere lo sviluppo di nuovi veicoli di lancio. Tuttavia, i vincitori – se ce ne saranno – non saranno noti per almeno otto mesi.
Il 24 marzo, ESA ha pubblicato un invito a presentare proposte (Invitation to Tender – ITT), con una scadenza fissata per il 5 maggio. I veicoli selezionati potranno ricevere fino a 169 milioni di euro (circa 183 milioni di dollari) per il loro sviluppo.
Due componenti chiave del concorso
Il concorso offrirà contratti per due obiettivi principali:
- Servizi di lancio per clienti istituzionali – ESA e altre istituzioni europee potranno usufruire di questi nuovi servizi di lancio tra il 2026 e il 2030.
- Dimostrazione di capacità avanzata – Le aziende selezionate dovranno eseguire un lancio dimostrativo della loro versione aggiornata entro il 2028.
L’iniziativa era stata annunciata già nel novembre 2023, con l’obiettivo di aprire il mercato dei lanciatori alla concorrenza, garantendo al contempo opportunità di lancio ai veicoli Ariane 6 e Vega C.
Un nuovo approccio alla selezione delle aziende
A differenza delle precedenti politiche di “georeturn”, dove i finanziamenti erano proporzionali ai contributi dei singoli Stati membri, ESA adotterà un criterio di “giusto contributo”. Le aziende idonee saranno selezionate e presentate alla conferenza ministeriale CM25 di novembre, durante la quale gli Stati membri decideranno il budget da destinare ai programmi.
Secondo Toni Tolker-Nielsen, direttore dei trasporti spaziali di ESA, le proposte verranno valutate in base alla fattibilità tecnica e ai piani aziendali. Si prevede che due o tre aziende saranno selezionate e dovranno integrare i fondi ESA con investimenti privati di pari entità.
Aziende in lizza per il concorso
Sei aziende europee hanno già manifestato il loro interesse per il concorso, firmando una lettera con le loro priorità:
- HyImpulse
- Latitude
- MaiaSpace
- Orbex
- Rocket Factory Augsburg
- The Exploration Company
Queste aziende chiedono finanziamenti di almeno 150 milioni di euro ciascuna, accesso alle piattaforme di lancio nella Guyana Francese e contratti di servizio per i lanci.
Un’azienda che non ha firmato la lettera è PLD Space, sviluppatrice del razzo Miura 5. Raúl Verdú, co-fondatore dell’azienda, ha dichiarato:
“Dobbiamo lasciare che sia il mercato a selezionare il vincitore. Oggi, per essere onesti, è molto difficile prevedere chi vincerà.”
Isar Aerospace: primo lancio rinviato
Un altro potenziale concorrente è Isar Aerospace, che sta preparando il lancio inaugurale del razzo Spectrum dalla base di Andøya, Norvegia. Il tentativo del 24 marzo è stato rinviato a causa delle condizioni meteo.
Nonostante il ritardo, l’azienda ha dichiarato che il razzo e l’area di lancio sono in ottime condizioni e che si tenterà nuovamente il lancio appena possibile.
Il concorso ESA rappresenta un’opportunità chiave per il futuro del settore aerospaziale europeo, aprendo la strada a nuove tecnologie e favorendo la competitività nel mercato globale dei lanci spaziali.